I semi autofiorenti rappresentano una svolta nel mondo della cannabis, dal momento che hanno caratteristiche uniche, introvabili in altri tipi di semi di cannabis. Le autofiorenti vengono geneticamente selezionate ed ibridate per fiorire automaticamente, indipendentemente dalle condizioni di illuminazione: ciò significa che passeranno automaticamente dalla fase vegetativa a quella di fioritura, senza la necessità di regolare o di modificare i cicli di illuminazione.
Una delle caratteristiche straordinarie delle autofiorenti è il loro veloce ciclo di vita, tant'è che, in genere, le autofiorenti sono pronte per il raccolto entro 8-10 settimane dalla semina. Questa produzione rapida consente ai coltivatori di ottenere più raccolti in una stagione vegetativa e, tra l'altro, di risparmiare tempo, denaro e sostanze nutritive.
Inoltre, i semi autofiorenti sono estremamente resistenti e adattabili, il che consente loro di prosperare in climi non ideali o in coltivazioni al chiuso e con attrezzature limitate. Le loro dimensioni compatte e la capacità di resistere allo stress li rendono un'ottima scelta per chi dispone di uno spazio limitato o per le coltivazioni discrete.
Che tu sia un principiante o un coltivatore esperto, gli autofiorenti offrono semplicità e praticità, poiché richiedono meno cura rispetto ad altri tipi di semi. Scegli i semi autofiorenti per un ciclo di coltivazione veloce e senza problemi e goditi i vantaggi dei pluripremiati semi autofiorenti di Fast Buds!
I semi di cannabis autofiorenti offrono numerosi vantaggi, soprattutto ai coltivatori alle prime armi e a chi ha vincoli di spazio, tempo o clima, poiché sono più resistenti a parassiti e malattie.
Oltre a ciò, gli autofiorenti sono resistenti ai climi più rigidi e possono essere coltivati tutto l'anno, dato che, per cominciare a fiorire, non dipendono dalle ore di sole, cosa che consente ai coltivatori di avere raccolti perpetui all'aperto in quasi tutti i climi, compresi quelli settentrionali dove le piante fotoperiodiche, a causa delle estati brevi, non hanno abbastanza tempo per maturare.
In genere, questo tipo di varietà di cannabis ha dimensioni più piccole, caratteristica ideale per coltivazioni di dimensioni ridotte al chiuso oppure per le coltivazioni clandestine all'aperto. Inoltre, è meno visibile e, a differenza delle varietà di cannabis tradizionali, può adattarsi agli spazi ristretti.
Le piante di cannabis autofiorenti passano automaticamente dalla fase vegetativa a quella di fioritura solitamente dopo 2-5 settimane di crescita. Inoltre, a differenza delle varietà fotoperiodiche, non richiedono una modifica del ciclo di illuminazione per attivare la fioritura. Questa caratteristica riduce il tempo complessivo che intercorre tra la fase del seme a quella del raccolto, spesso compresa tra le 8 e le11 settimane, consentendo così di eseguire raccolti multipli all'interno di una singola stagione, senza influire sulla qualità o la quantità finale.
Nell'ultimo decennio, i progressi nell'ibridazione hanno portato alla produzione di varietà autofiorenti più potenti, sfatando il mito secondo cui le autofiorenti sono significativamente più deboli delle altre.
I semi autofiorenti possono essere femminizzati, dal momento che il termine "autofiorente" si riferisce alla capacità di fiorire indipendentemente dal ciclo di illuminazione, mentre il termine "femminilizzato" si riferisce al sesso della pianta. Ciò significa che i semi autofiorenti femminizzati cominciano a fiorire in base all’età, piuttosto che in base ai cicli di illuminazione. Questa caratteristica è vantaggiosa per i coltivatori che vogliono un ciclo di crescita rapido e semplice, senza la necessità di regolare gli orari di illuminazione.
La femminilizzazione, invece, è un processo in cui i coltivatori manipolano la pianta per produrre solo semi femminili. Tutto ciò è molto vantaggioso, dal momento che le piante femmine sono quelle che producono i fiori o i germogli.
Quando hai semi autofiorenti femminizzati, ottieni essenzialmente il meglio di entrambi i mondi: ovvero piante che fioriranno automaticamente dopo un certo periodo e quasi tutte saranno femmine produttrici di germogli. Questa combinazione rende i semi autofiorenti femminizzati un'opzione interessante sia per i coltivatori principianti che per quelli esperti alla ricerca di un ciclo di coltivazione produttivo e redditizio.
La scelta dei semi di cannabis autofiorenti dovrebbe basarsi su diversi fattori, tra cui la tua esperienza e le tue esigenze, nonché sulle condizioni di crescita.
Per prima cosa, valuta il tuo livello di esperienza. Grazie alla loro rapida crescita e alla necessità di cure minime, i semi autofiorenti sono un'ottima scelta per i principianti: infatti, sono più resistenti, cosa che li rende meno suscettibili ai comuni errori di coltivazione.
Poi, valuta le tue esigenze specifiche. Ciascuna varietà ha effetti, sapori e aromi peculiari. Le varietà a predominanza Indica tendono a produrre effetti rilassanti, le varietà a predominanza Sativa sono spesso più energetiche, mentre gli ibridi possono offrire un equilibrio di entrambe le caratteristiche Indica e Sativa.
Le varietà autofiorenti sono piuttosto versatili. Infatti, per chi apprezza la discrezione o ha bisogno di massimizzare lo spazio di coltivazione, ci sono le autofiorenti che possono raggiungere fino ai 90 cm di altezza, mentre per chi preferisce alberi enormi, ci sono le autofiorenti moderne che possono arrivare fino a 1,7 metri di altezza, cosa che consente ai coltivatori di sfruttare al massimo il loro ciclo di coltivazione, indipendentemente dalle attrezzature o dallo spazio disponibili.
Non dimenticare di pensare al tuo clima, dato che le varietà autofiorenti sono generalmente resistenti e possono sopportare i climi più rigidi, ma, rispetto ad altre, alcune si adattano meglio ad ambienti più freddi o più caldi.
Infine, acquista sempre da banche di semi affidabili che possono darti informazioni sulla genetica della varietà, sui rapporti THC/CBD, sulla resa e sul tempo di fioritura. Anche le recensioni dei clienti possono fornire spunti utili
Coltivare semi di cannabis autofiorenti è un'attività gratificante e praticabile. Comincia selezionando semi autofiorenti di qualità da un coltivatore affidabile. Una volta che hai i semi, falli germinare immergendoli in acqua fino a quando non compare un fittone, poi piantali in un terreno di coltivazione adatto come terra, fibra di cocco, oppure utilizza un sistema idroponico.
Per cominciare a fiorire, le autofiorenti non richiedono un cambiamento del ciclo di illuminazione, ma prosperano con 18-24 ore di luce al giorno. Inoltre, garantisci loro una temperatura costante di circa 20-30°C (70-85 °F).
Innaffia le piante regolarmente, ma evita di irrigarle troppo. Prima di annaffiarle nuovamente, lascia asciugare lo strato superiore del terreno. In genere, le autofiorenti sono resistenti, ma controlla eventuali segnali di carenze nutrizionali o di infestazioni di parassiti.
Durante la fase vegetativa, sostieni le tue piante con una miscela di nutrienti dotati di un maggiore contenuto di azoto, mentre, quando entrano nella fase di fioritura, passa a un mix ricco di fosforo e potassio.
Dopo 8-11 settimane noterai che i germogli sono pronti per essere raccolti, mentre i tricomi diventano bianco latte o ambra. Quando coltivi cannabis, ricordati sempre di attenerti alle leggi e ai regolamenti locali.
Coltivare semi di cannabis autofiorenti al chiuso è semplice, dato che fioriscono in base alla loro età e non a seconda dei cicli di illuminazione, caratteristica che li rende ideali per i principianti che non vogliono affrontare cose complicate.
Comincia facendo germinare i semi in un ambiente umido come, ad esempio, i tovaglioli di carta, poi trasferisci i semi in vasi pieni di terreno ben drenante e ricco di sostanze nutritive. Prima di avviare il metodo di germinazione preferito, consigliamo di immergere i semi in un bicchiere d'acqua per 48 ore.
Le piante di cannabis prosperano sotto la luce giusta, pertanto assicurati di scegliere luci di coltivazione a spettro completo di qualità, accertandoti che le piante ricevano 18-24 ore di luce al giorno. A differenza delle varietà fotoperiodiche, le autofiorenti non necessitano di modifiche al programma di illuminazione per avviare la fioritura.
Per ottenere i migliori risultati possibili, mantieni un ambiente stabile, ovvero temperature attorno ai 21-29°C (70-85°F) e umidità relativa attorno al 40-50% per la maggior parte del ciclo di vita delle piante.
Innaffia con regolarità, ma evita l'irrigazione eccessiva. Tra un'annaffiatura e l'altra, lascia asciugare lo strato superiore del terreno e sostieni le tue piante con una soluzione nutritiva bilanciata. Durante la fase vegetativa, fornisci alle tue piante una soluzione nutritiva più ricca di azoto, mentre nella fase della fioritura sostienile con una maggior quantità di fosforo e potassio.
Data la loro genetica robusta, in genere le autofiorenti sono molto resistenti a parassiti e malattie, perciò è importante implementare un programma di controllo dei parassiti per evitare che rovinino il raccolto. Inoltre, è anche importante monitorare regolarmente la salute delle piante controllando, tra le altre cose, i colori delle foglie.
Poiché le autofiorenti sono generalmente pronte per il raccolto in 8-11 settimane dalla germinazione, fai attenzione al colore dei tricomi, in modo da stabilire il momento giusto per il raccolto, dato che l'aspetto dei tricomi ne determina la maturità. Dovresti raccogliere le tue piante quando la maggior parte dei tricomi ha un aspetto torbido/lattiginoso, con circa il 20% di ambra: tutto ciò garantirà una potenza e un sapore massimi. Se cerchi un effetto più medicinale, effettua il raccolto quando la maggior parte dei tricomi è diventata ambrata, colore che indica un maggior contenuto di CBD.
Coltivare semi di cannabis autofiorenti all'aperto è una scelta popolare grazie al loro ciclo di crescita semplice e veloce. Queste piante cominciano a fiorire in base alla loro età, piuttosto che a seconda alle condizioni di luce, caratteristica che li rende ideali per aree con estati più brevi o ore di luce diurne variabili.
Comincia facendo germinare i semi al chiuso o in una serra, poi trapiantali all'aperto dopo l'ultima gelata. Scegli una posizione soleggiata, poiché le autofiorenti prosperano con molta luce, nonostante che la loro fioritura non dipenda dal ciclo di illuminazione.
Utilizza un terreno ben drenante e ricco di sostanze nutritive, con un pH compreso tra 6.0 e 7.0. Data la struttura delle loro radici, in genere le autofiorenti preferiscono un terreno leggero e arioso. Inoltre, hanno anche un periodo di crescita più breve, quindi un fertilizzante a lento rilascio può essere utile per fornire loro le sostanze nutritive necessarie per tutta la vita.
Innaffia con regolarità, ma evita l'irrigazione eccessiva. Così come accade con le altre piante di cannabis, anche queste preferiscono che il terreno si asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra. Proteggi le tue piante dai parassiti e dalle condizioni meteorologiche avverse, poiché, sebbene le autofiorenti siano in genere più robuste, non sono immuni da queste minacce.
Infine, tieni d'occhio il colore dei tricomi per stabilire quando effettuare il raccolto. Di solito, le autofiorenti impiegano 8-11 settimane per passare dalla fase del seme a quella del raccolto, dandoti così la possibilità di fare raccolti multipli in un'unica stagione vegetativa all'aperto.
Un'irrigazione adeguata è essenziale per ottenere una coltivazione proficua dei semi di cannabis autofiorenti. Assicurati di utilizzare un terreno di coltura ben drenante, in modo che la zona delle radici non sia impregnata d'acqua.
Nelle fasi iniziali, il terreno di coltura deve essere mantenuto costantemente umido, ma non inzuppato. Annaffia leggermente attorno alla piantina, evitando il suo contatto diretto con l'acqua che potrebbe spostarla o danneggiarla.
Man mano che la pianta matura, avrà bisogno di più acqua. Tuttavia, è importante consentire al terreno di asciugarsi tra un'annaffiatura e l'altra per evitare un'irrigazione eccessiva e per prevenire la putrefazione delle radici.
Tieni presente che il tasso di assorbimento dell'acqua può essere condizionato da fattori ambientali quali la temperatura e l'umidità, pertanto questi valori dovrebbero essere monitorati attentamente.
Quando annaffi, fallo lentamente per garantire la completa saturazione del terreno, favorendo così un minimo deflusso dell'acqua che evita l'accumulo dei nutrienti. Ricorda che l'eccessiva irrigazione è uno degli errori più comuni nella coltivazione della cannabis: è meglio annaffiare meno, piuttosto che eccedere, poiché questo è un errore più facile da correggere.
Il terreno più adatto per i semi di cannabis autofiorenti è quello leggero, ben drenante e ricco di nutrienti organici. Dato il loro patrimonio genetico, le autofiorenti hanno una struttura radicale compatta e un ciclo di vita più breve, caratteristiche che rendono fondamentale la scelta del terreno adatto per la loro rapida crescita.
Spesso, il terreno argilloso o sabbioso è il migliore, in quanto consente alle radici di svilupparsi facilmente e di assorbire i nutrienti disponibili, garantendo allo stesso tempo il drenaggio necessario per prevenire ristagni d'acqua e malattie delle radici.
Il terreno dovrebbe essere ricco di sostanza organica che fornisce macronutrienti (azoto, fosforo, potassio) e micronutrienti (calcio, ferro, magnesio, ecc.) essenziali, necessari per una crescita sana. Per garantire un profilo nutrizionale equilibrato, molti coltivatori optano per miscele di terreno pre-fertilizzate, appositamente create per la cannabis.
Mantenere un pH del terreno adeguato, generalmente tra 6.0 e 7.0, è fondamentale, poiché ciò influisce sull’assorbimento dei nutrienti. Anche la presenza di microbi benefici nel terreno può aiutare la pianta a potenziare l'assorbimento dei nutrienti e a migliorare la salute delle radici.
Data la loro rapida crescita, nell'arco del loro ciclo di vita le autofiorenti non necessitano di un terreno ricco di sostanze nutritive, pertanto evita l'eccessiva fertilizzazione durante la fase di crescita, perché questo può portare a bruciare i nutrienti.
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